BANDIERE e bandiere?

In molte delle vicende che coinvolgono persone, specialmente quelle che causano perdite di vite umane, non prendo parte per questa o quella parte. Sono vicende complicate e responsabilità e dolore sono da ambo le parti. 1, 10, 100 o più perdite di vite umane per me sono fonte di dolore e riflessione. Sempre.
Non distinguo neanche tra perdite militari e civili. Però non sempre coloro che appaiono deboli in effetti lo sono. La perdita di vite umane mi ferisce e mi colpisce. Mi colpisce l'ottusità trasversale della ricerca della soluzione di forza, ma le componenti sono tante e molte sfuggono alla mia visione complessiva. Però non posso non notare che in questa situazione così esplosivamente complicata del M.O. ad una certa porzione di persone, noi occidentali, che anche tra mille e mille problemi siamo sempre seduti in poltrona ad assistere, ma chissà per quanto ancora, non tutti gli avvenimenti, anche se tragicamente simili, fanno lo stesso effetto e suscitano lo stesso sdegno e quindi le stesse reazioni. Mi riferisco alla vicenda dei YAZIDI. Stessa sensazione ho quando si parla del genocidio dei cristiani perpetrato da decenni in molte parti del mondo mediorientale ed africano. Forse queste vicende di dolore e morte colpiscono meno alcuni perché queste PERSONE non hanno una bella bandiera con cui farsi foto e con la quale avvolgersi nelle manifestazioni nel mondo occidentale o da mettere nel proprio profilo fb. Forse perché non hanno copricapi multifunzionali con cui dimostrare la vicinanza a queste popolazioni. Forse perché queste popolazioni non hanno slogan da urlare a squarciagola. Forse perché manifestando per questi, che sono sempre deboli, ma forse non abbastanza forti mediaticamente, non si può dare sfogo ad anticlericalismi e non si può bruciare alcuna bandiera inneggiando alla distruzione di uno stato debole che si difende con forza. Intanto il califfato si allarga. In maniera cruenta. E il dilemma di cosa fare e come agire ci assale. Alcuni si preoccupano dei sondaggi per fare le proprie mosse. Altri si preoccupano della ricaduta economica. Altri si sono già lavati la coscienza dimostrando contro Israele. Nel frattempo yazidi, Curdi e cristiani vengono decapitati e perseguitati. E chi difende i deboli ad oltranza sceglie quali deboli difendere. Anche se la nostra difesa lascia il tempo che trova e in alcuni casi credo non faccia altro che aumentare tensioni e dare sponda a soggetti che non aspettano altro per dare sfogo alla propria aggressività nei confronti di persone di altre culture e religioni. Ma questo e solo il mio pensiero. Il pensiero di uno che non lotta per i deboli.
P.S. Su internet digitando "bandiera yazidi" mi è uscita questa bandiera. 

Mi pare figa anche questa da metter sul profilo. O no?