Le immagini di Craxi che esce dall'hotel Raphael a Roma sono stampate indelebilmente nella memoria storica dell'Italia.
La protervia e lo scollamento della politica e quindi la rabbia montante degli italiani è racchiusa tutta in quelle immagini.
Noi che abbiamo vissuto quel periodo, forse non abbiamo ben capito cosa stesse realmente accadendo.
Parlo di ciò che poi si è rivelato corrispondere alle parole dello stesso Craxi quando parlava dell'Italia che sarebbe stata spogliata e umiliata per poi essere venduta.
L'allora concomitanza della azione della magistratura e della copertura e ridondanza mediatica, visto con le conoscenze di oggi, fermo restando l'evidente scollamento della politica dal paese, fa riflettere alla luce di ciò che vediamo oggi e che in parte su quel periodo poggia.
L'apertura dei TG era assimilabile a ciò che stiamo subendo da oltre due anni.
Non dimentichiamo anche altri avvenimento di quei periodi: le bombe.
Quello è anche il periodo del Britannia e dell'accelerazione sulle privatizzazioni.
Oggi vediamo, come predetto da Craxi, l'Italia spogliata, umiliata e svenduta con i nostri occhi.
E questa situazione che stiamo vivendo sta ulteriormente comprimendo i sentimenti delle persone.
Poche sono le informazioni relative a ciò che accade quotidianamente in Italia e non solo.
Però è innegabile che cresca il malessere e soprattutto i motivi per cui questo malessere cresce.
Lo stato italiano si sta trasformando da uno stato liberale di diritto che garantisce diritti sociali e politici ai suoi cittadini, ad uno stato commercialmente attivo che deve rendere conto ai mercati e quindi non può più assolvere a quelli che sono i suoi compiti descritti nella Costituzione: essere terzo e promulgare leggi che garantiscano lo sviluppo della natura umana in una situazione di equilibrio tra le parti.
Ed ecco a torto o a ragione la materializzazione delle parole di Craxi.
Il concetto del rendere conto ai mercati è sposato pressoché da tutte le forze politiche presenti in parlamento.
E questa accettazione mina ancor di più il concetto di sovranità, che non è solo economico, ma anche sociale e culturale.
E questa spinta alla massificazione ed alla riduzione del libero arbitrio per fare posto ad una presunta coscienza comune che faccia da substrato per renderci arrendevoli e disponibili ad una vita tipo quella dei cinesi, sarà la molla per il prossimo Raphael?
Alla luce del progressivo mutamento del comportamento di molti dovuto anche all'affievolirsi del sentimento della socializzazione inteso come scambio e non come sfogo delle proprie frustrazioni a che tipo di reazione porterà?
Non credo voleranno solo monetine.
All'epoca non vi era la consapevolezza mista a chissà cos'altro che c'è oggi.
Questa è la risultante di molte azioni e le reazioni saranno forti.
(Foto da YouTube)