Al meeting con il pullman

L'elite politica italiana si incontra al meeting di Rimini organizzato da CL.

Come da copione ribadiscono, legittimamente, le proposte che stanno portando avanti in questa campagna elettorale.

Come sempre. 

Solo che lo sfondo non è quello che vorrebbero portarci a pensare ed è evidente sempre più.

Con leggerezza parlano della crisi energetica e dei problemi da essa derivate come se fosse un qualcosa di lontano e invece siamo in piena corsa,grazie a loro tutti, nessuno escluso, per andare a schiantarci senza possibilità di salvezza.

Come un pullman impazzito e guidato da un folle, meglio da folli, che rispondono a logiche a noi parzialmente incomprensibili ma di cui comprendiamo le finalità e soprattutto l'epilogo.

Qui non ci sarà il Bruce Willis della situazione che salta sul pullman fermandolo e salvando i passeggeri.

Questo pullman deve schiantarsi.

Ad ogni costo. Whatever it takes.

Nel frattempo le elite politiche nostrane continuano come se nulla fosse a dispensare promesse di natura economica.

Dalla flat tax, ai vari contributi, tutte le forze politiche sparano numeri e sfornano promesse…da marinaio.

Si, da marinaio, perché ancora una volta mentono sapendo di mentire e sanno che alla somma finale, seppur riusciranno a dare qualche contentino, nel conteggio generale dovranno in ogni caso provvedere a tagli e aumenti per coprire tali contentini e non solo.

E quindi se ti danno con una mano, ti tolgono con due mani.

E non per chissà quale evenienza inaspettata o inattesa: perché è scritto chiaramente nei trattati europei.

La gerarchia monetaria ed economica è chiara, la BCE da i soldi alle banche le quali li rivendono agli stati che a loro volta lo distribuiranno a imprese e privati.

Quindi per ogni euro ricevuto, per effetto anche del pareggio di bilancio, e messo in circolazione, l'Italia dovrà in effetti tassare per recuperare quel singolo euro più il differenziale per interessi in quanto non prioritaria della moneta ma cessionaria, quindi acquirente della moneta stessa.

In sintesi, ogni euro che lo stato italiano mette in circolazione va azzerato, pareggiato, a bilancio tenendo conto dell'interesse da restituire alle banche, ovvero il costo del denaro.

Per cui ogni euro di sgravio o bonus o comunque sotto qualsiasi forma cede lo stato italiano ai suoi cittadini ed alle sue imprese, va ripreso ed addizionato dei costi per pareggiare il bilancio come messo, da tutte le forze politiche che dispensano chiacchiere, in Costituzione.

 Questa è l'estrema sintesi del.motivonoer cui ci sentiamo, e lo siamo, sempre più poveri.

Lentamente si drenano soldi dalle famiglie e dalle aziende.

E per questo la si butta sempre in caciara e abbiamo la sensazione, certa ormai, che non riusciamo mai a capire sia come famiglie sia come aziende, quanto ci costa essere italiani e contribuire con le tasse che nei fatti sono solo una lenta espiazione a cui siamo sottoposti.

Riflettete, ad esempio, quando vi dicono che la sanità, ad esempio, è gratuita. Poi guardate quanti.pagate di tasse e confrontatelo con cosa si riceve in cambio e cosa ricevono in cambio nazioni in cui anche si paga meno che in Italia.

Vi lascio con una riflessione che affronterò in altro momento: perché ci dicono che non ci sono i soldi per noi?

(Foto da YouTube)