PNRR strumento antidemocratico

 

La modalità con cui si è svolta la trattativa per arrivare alla concessione dei fondi europei per il PNRR è la dimostrazione dell'assoluta mancanza di democrazia in EU.

Si è usata la possibilità di concedere somme in cambio dell'accettazione preventiva di riforme imposte.

Questa è una palese violazione di ogni norma anche costituzionale e trattato che garantiscono, a chiacchiere, l'autonomia di ogni stato di gestire il proprio interno.

Le costituzioni sono un ostacolo all'espansione neoliberista della UE all'interno degli stati e degli ordinamenti degli stessi e con operazioni come queste di fatto si demoliscono le costituzioni modificandole di fatto e riducendo ogni e qualunque principio di sovranità.

Per fare questo è necessaria la complicitá e l'accondiscendenza dei rappresentanti nelle istituzioni.

Apparentemente possono sembrare poco le cose a cui dare poco peso, ma nella sostanza dei fatti e in relazione al futuro, sono passaggi che erodono anche e soprattutto la possibilità di autonomia concreta degli stati e quindi dei popoli minando e riducendo sempre più lo spazio di manovra sociale oltre che economica e quindi comprimendo le libertà individuali e dei popoli.

Il proseguimento sul percorso tratteggiato da Conte e poi tracciato Draghi stride con i proclami di presunta sovranità che riecheggiano come voci nella nebbia del mainstream.