Il coraggio delle opinioni.

Il generale Bertolini, comandante della Folgore, dice chiaramente ciò che politici, commentatori ed altri militari di alto rango non dicono.

Mette a nudo tutti i limiti dell'azione bellicosa messa in movimento dai governi in italiani che si sono succeduti negli ultimi due anni.

L'attività di fatto bellica contro la Russia per interposta nazione, l'Ucraina, è pubblicamente iniziata con il governo Draghi.

Non si può non ritenere che la fase preparatoria abbia preso corpo ben prima di tutto ciò che ci è stato presentato come ineluttabile.

Prendiamo ad esempio le parole della Merkel riferite agli accordi di Minsk del 2015 e la convergenza palese di obiettivo tra la NATO/USA ed il WEF di Schwab.

Tutto il mainstream è schierato in maniera compatta a sostegno di questa "americanata" che di fatto ci sta dando il colpo di grazia guarda caso proprio a favore degli USA.

Tutto il mainstream, nessuno escluso, e forse anche parte della cosiddetta "controinformazione", è direttamente riconducibile a proprietà ben individuabili o ha legami abbastanza comprensibili.

Questo è il quadro in cui il generale Bertolini ha avuto il coraggio di dire come la pensa e tenendo conto del rango e soprattutto del comando che ha forse sa anche qualcosa che l'opinione pubblica non dovrebbe sapere.

Non a caso usa la parola "obbedire".