Giocattoli parlanti

Avete presente come quando nel pieno della notte senti qualche giocattolo che parla, svegliandoti? Ecco, così ogni tanto in Italia qualcuno sputa il rospo allo stesso modo.
 
Così come per il giocattolo, non sai quando parlerà, ma sai già cosa dirà. E dirà solo cose che già sai. 
 
Cosi vedo io il fatto legato a Amato e alla Libia.
 
Non entro minimamente nel merito della vicenda umana terrificante che coinvolge e distrugge emotivamente e non solo 81 famiglie italiane da oltre 40 anni. 
 
Amato, già si è "alleggerito" del rospo Unione Europea e euro con una dichiarazione emblematica e che se vogliamo fa il paio anche con questa vicenda. [1]
 
Amato l'uomo, che "ratto" come un sorcio nella notte, mise mano, nel 1992, nelle tasche degli italiani e insieme al compare Prodi e tutta la combriccola, ci gettò nella fossa del "lavoreremo un giorno di meno".
 
Il punto che mi interessa è quello della benedetta "ragion di stato", sempre minuscolo per scelta.

Abbiamo visto per oltre 40 anni di tutto in questa vicenda.

Generali che si prostrano ai voleri della NATO/USA che per interposta nazione, la Francia, hanno tentato il colpo che anche nel 1986 fallirono.

Politici italiani ai massimi livelli che si prestano a tutto ciò arrivando a dichiarare come Amato ma non solo lui: "Non era del tutto irragionevole che i generali, per tenere al sicuro il segreto, si guardassero bene dal condividerlo con i politici", prosegue, e la politica, da parte sua, "non aveva convenienza a sapere fino in fondo. In ogni modo la verità risultava scomoda. Ed era meglio lasciarla sepolta". [2]
 
Capito cosa si arriva a dire? Gli altri, i generali, mentre lui e non solo lui, fischiettando si giravano dall'altra parte.
 
Lo stesso Amato arriva anche ad aggiungere: "Un apparato costituito da esponenti militari ha negato ripetutamente la verità. Tutte queste persone hanno coperto il delitto per una ragion di Stato. Non giustifico e tuttavia comprendo le spinte che portarono all'occultamento della verità, ma 40 anni dopo è difficile da capire. Mi chiedo perché Macron, anche anagraficamente estraneo alla tragedia - conclude Amato - non voglia togliere l'onta che pesa sulla Francia. O dimostrando che questa tesi è infondata oppure porgendo le scuse più profonde all'Italia e alle famiglie delle vittime in nome del suo governo". [2]
 
Quindi, di fatto, giustifica "quella ragion di stato" ma adesso è passato tempo e si può dire ciò che si sa. 

E cosa sarebbe questa o meglio "quella" ragion di stato? Accondiscendere ai desiderata americani e di tutta quella pletora di sciacalli economici che si nascondono dietro la bandiera a stelle e strisce e non solo.

Il metodo americano e assorbito ormai dalla NATO e anche dall'Italia: ti provoco e aspetto che tu reagisca e poi ti distruggo prendendo ciò che mi interessa.

Tornando alla fantomatica ragion di stato, mi chiedo: la ragion di quale stato?

Non mi sembra minimamente che sia quella italiana. 
 
La nostra è solo quella di ubbidire agli americani e muti. Lo hanno dimostrato i generali, così come Amato, Cossiga, altro "giocattolo" a parlata ritardata, e la gran parte degli attori di quei giorni.

Sinceramente non so e chissà se sapremo mai per certo che il recidivo Craxi effettivamente abbia avvisato Gheddafi già nel 1980, come poi fece nel 1986, ma il tutto unito alla vicenda di Sigonella del 1985, conferma una sola cosa: il 1992 fu un anno da festeggiare per gli americani in riferimento all'Italia. Credo sia l'anno della presa definitiva dell'Italia anche grazie alla caduta del Muro di Berlino e tutto ciò che ne conseguì.
 
E non ho nemmeno fatica a pensare sempre più che l'Italia è tornata ad essere una mera espressione geografica nel 1992 grazie alla cancellazione di un'intera classe politica che anche avendo tutti i difetti del mondo aveva un pregio sicuro: alla luce dei fatti erano italiani veri, almeno gran parte di essi.
 
I traditori sono al soldo degli americani e delle loro mire espansionistiche da tempo. Non dimentichiamo il gran lavorio in giro per il mondo e in Italia di Henry Kissinger a cavallo di quegli anni. Un'esplosione continua. [3]
 
Alla fine gli americani sono riusciti a prendersi ciò che volevano. Anche se hanno dovuto sudare. Lo stesso Gheddafi, e non stiamo parlando di uno stinco di santo, ne descrisse molto bene la metodologia mdi azione per razziare ovunque adattandosi alle "esigenze" della vittima predestinata: bombe dove servono e altro dove farebbero troppo rumore. 
 
Quelle sull'Europa sono state sganciate in altri momenti e oggi, visto che il terreno è stato "sufficientemente arato", ci si serve di corruzione e tecnologia. [4]

Oggi stanno raccogliendo con il predominio delle multinazionali, specialmente quelle in ambito farmaceutico.

Per non parlare poi dei cugini d'oltralpe.
 
Ci siamo ritrovati grazie alla necessità di Sarkozy di rimettersi in sesto, in una situazione nel Mediterraneo e non solo che stiamo pagando noi per primi e tra l'altro siamo passati da essere interlocutori economici proivilegiati della Libia, ad essere accompagnatori di Ursula in missione per conto americani.

E quindi la ragion di stato ha un senso solo per assecondare gli ordini americani e coprirli?

In un attimo si sono distrutte le vite di 81 persone e di tutti i loro familiari e nel contempo si è attivato un meccanismo perverso di copertura che di fatto, insieme ad altre tante situazioni simili, anche apparentemente meno gravi, ha contribuito a demolire i dettami della Costituzione e dell'operato della Magistratura.

Emblematica la sentenza finale sui generali: siccome hanno distrutto le prove, proprio per la mancanza di queste prove non possono essere condannati.

Adesso si sono scatenate le teorie relative al perchè Amato abbia parlato "ora".

Credo che la più credibile possa essere quella di togliere dalle palle un governo, seppur europeista ed atlantista osservante e prostrato, non in grado di fare quei passi finali per la chiusura definitiva della gabbia che però sono a questo buon punto, per loro, proprio grazie al consenso che questo governo ha avuto.

I tecnici si scaldano a bordo campo. 
 
C'è da chiudere con gli italiani d'Italia e renderli definitivamente cittadini del mondo nuovo.