Dignità e morale

Spesso, anzi, continuamente, sentiamo l'utilizzo del sostantivo "dignità" riferito alle persone, e ancor più riferito alla "dignità umana".


Cosa significa questa parola: dignità?

"Rispetto che l'uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso e tradurre in un comportamento e in un contegno adeguati." [1]

E quale è la base per cui l'uomo possa essere "conscio del proprio valore sul piano morale"?

Certamente la libertà che è insita nella possibilità di poter essere indipendenti e realizzati.

Realizzando sé stesso e contribuendo a realizzare la società in cui si è inserito partendo dalla propria famiglia.

Avendo per sé ed i propri cari la possibilità di progettare un futuro in un presente che ci veda ognuno protagonista costruttivo nel percorso della propria vita e nella possibilità concreta e soprattutto diffusa di poter realizzare le proprie aspettative in un contesto di sana competizione e progresso.

Questo, che ognuno di noi può declinare in maniera diversa ma sempre uguale, si riassume nell' articolo 1 della Costituzione italiana che è il fondamento del nostro diritto e dell'architettura della nostra società come Nazione.

In questo trova fondamento il concetto concreto e concretizzabile di "piena occupazione". Al di là della eventuale accezione tecnica possibile.

In questo concetto, "lavoro come fonte di libertà vera e concreta", si legge chiaramente il difetto che stiamo vivendo e ancor più subendo.

All'articolo 3 della Costituzione si dice chiaramente che "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." [2]

Non si dice che la Repubblica "dovrebbe" o "potrebbe" rimuovere gli ostacoli, ma bensì "è compito". Questo È e non sarebbe o.pteebbe essere il ruolo della Repubblica italiana.

Invece la realtà dei fatti è molto ma molto diversa.

Di fatto non la Repubblica, ma chi ne occupa, legittimamente, i ruoli apicali, sfrutta e mal utilizza in netto contrasto con il mandato non solo elettorale ma.morale ed etico ricevuto all'atto di giuramento di fedeltà alla Repubblica stessa.

Questo il testo: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione.» [3]

Questa formula deriva da una precisa legge e indicidua chiaramente i compiti del ministro che in quel momento la declina e si impegna.

Non è un "giurin giurello" dell'asilo. È un impegno preciso e forte assunto dal punto di vista morale ed etico da una persona adulta.

In impegno non assunto nel cm fronti di.organi sovranazionali, anche se da rispettare, ma "nell'interesse esclusivo della Nazione."

Il Presidente della Repubblica, "prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune." [4]

I parlamentari, onorevoli e senatori, non giurano.

Queste, e non solo, ritengo siano prove se non "legali" per lo meno morali ed etiche della grande truffa che di fatto si sta continuando a consumare nei confronti degli italiani con le scuse più mirabolanti burocraticamente.

Basterebbe rispettare ciò che al pronuncia. Eppure costoro continuano imperterriti nella propria azione. Non credo sia sufficiente portare a discolpa una presumibile ignoranza perché alla prima volta che ti poni un "perché" e devi farti una risposta, la risposta non può essere quella di continuare in questo percorso.

Altre prove del volontario impoverimento degli italiani?

Intanto il fatto che in altre nazioni della UE, vedi la Germania, la Corte Costituzionale ha ribadito la supremazia delle leggi e quindi dell'interesse nazionale tedesco su quello comunitario.

E soprattutto il fatto che siamo.quasi unico nel non aver mantenuto, anche se costituzionalmente e non solo ancora possibile, l'abbandono della moneta sovrana così come il conto io drenaggio di risorse riscontrabile tra ciò che abbiamo pagato, e ancora paghiamo, di tasse e ciò che ha invece utilizzato lo stato per servizi e infrastrutture dal 1992 al 2019, ovvero oltre 850 mld evaporato dalla nostra economia verso la UE e non solo.

Insieme a oltre 2.000 mld in interessi per il fatto di non avere una moneta sovrana e quindi regalati alla finanza.

Credo che all'atto dell'elezione, anzi prima, per qualsiasi carica andrebbe fatta ascoltare la spiegazione data da Calamandrei sul perché sia stato inserito questo concetto del "lavoro=libertà" nella Costruzione. [5]

In modo che quando si trovano di fronte un documento programmatico come quello del Nairu riflettono sul valore di ciò che avallano in relazione al proprio giuramento.

In modo che si comprenda quando non si assolve a ciò che si è giurato di fare.

[1] https://www.google.com/search?q=dignit%C3%A0&client=ms-android-oppo-rvo3&sca_esv=574765094&sxsrf=AM9HkKlvebHeBsat_kVgqjai5FfVdG_t7A:1697706341691&source=lnms&sa=X&ved=0ahUKEwihk7f74IGCAxVEgv0HHdReAf4Q0pQJCBw&biw=360&bih=668&dpr=2

[2] https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/principi-fondamentali/articolo-3#:~:text=E%60%20compito%20della%20Repubblica%20rimuovere,economica%20e%20sociale%20del%20Paese.

[3] https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giuramento_del_Consiglio_dei_ministri_della_Repubblica_Italiana#:~:text=%C2%ABGiuro%20di%20essere%20fedele%20alla,'interesse%20esclusivo%20della%20Nazione.%C2%BB

[4] https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-ii/articolo-91

[5] https://youtu.be/wFeL69hkMdo?si=VkRtJ0H5Y18yAoab