Specchi

La politica italiana da tempo è divenuta solo ed esclusivamente un gioco di specchi.

L'immagine riflessa è sempre la stessa solo che sembra che cambi posizione in base al punto di osservazione.

Quello che viene definito il partito unico è divenuto realtà nell'ultimo decennio mostrando il suo volto negli ultimi 3 o 4.

L'apoteosi del suo disvelamento è divenuta tale già dalla precedente legislatura con FdI che nella sala degli specchi aveva assunto le sembianze dell' opposizione, appunto per questo definita "oppofinzione".

Con la "vittoria" del 25 settembre 2022 la posizione di FdI nella sala degli specchi ha assunto una prospettiva apparentemente diversa ma l'immagine reale era ed è rimasta la medesima.

Questo già evidenziato da prima della campagna elettorale con il consueto viaggio americano e poi per la dichiarata intenzione di rispettare l'agenda draghiana, l'invisibile agenda che però è chiaramente europeista e atlantista per come poi la stiamo vedendo.

Ora con lo "sgarro" calcolato del no alla ratifica delle regole del MES ci si appresta alla proporzionata punizione: il governo tecnico.

Ma prima dello "sgarro", si è dato l'assenso al nuovo patto di stabilità europeo, che a mio avviso era ed è il vero obiettivo fatto passare per un trionfo di convergenza politica.

E l'immagine riflessa nella sala degli specchi cambierà ancora angolazione pur essendo sempre la stessa.

FdI si ritroverà dopo le europee ad assolvere nuovamente dl compito di "oppofinzione".

Mi chiedo però come sarà possibile risultare credibili dopo aver approvato lo strumento che sarà ciò che poi si contesterà: il patto di stabilità europeo.

Inoltre altra scusante per FdI e Lega sarà quella che seppur in Europa ci sarà una gestione conservatrice, in Italia, purtroppo, ci sarà un governo, quello tecnico, che non avrà feeling con la commissione europea.

Così la nebbia delle scuse e della mistificazione invaderà la sala degli specchi.

Ma in ogni caso l'immagine riflessa è e sarà sempre la medesima.