La modestia è una bella qualità e i risultati vanno tenuti da conto.
La falsa modestia no.
Elevarsi a scopritori dell'acqua calda in cucina ancora meno.
Lo scopritore dell'acqua calda in cucina che si eleva a portatore di chissà quale risultato spesso è portato a dimenticare che la sua scoperta è la semplice risultante di attività, lavoro e sacrificio anche di altri.
Ad esempio l'inventore della pentola, l'inventore del fornello e via discorrendo, dove mettere l'acqua, farla bollire e scoprire che si è scaldata.
Poi se si ritiene di essere il "momento zero" del tempo assimilandosi ad una sorta di "big bang" locale da cui tutto ha origine e in cui tutto finisce e si esaurisce, questo non è sintomatico di vera modestia.
Forse ci si atteggia ad essere modesti.
Rilevabile quando si misura qualcosa in "fortune" senza tenere da conto anche le motivazioni di tali fortune e le dinamiche, quelle si fortunate, che qualcuno prima ha contribuito a costruire, che hanno condotto i "modesti" alle fortune di cui si inebriano.
Forse l'abitudine a non avere contraltari e avere strade spianate e dritte senza semafori e incroci contribuisce alla lievitazione di una maggior considerazione di sé oltre quanto si vorrebbe.
Ma come si impara vivendo, anche questo ci sta e fa parte della conoscenza di ognuno di noi di se e degli altri.
Come Carluccio uomo di ferro.