Boicottaggio

In Italia è da tempo in atto un forte condizionamento dell'opinione pubblica che viene spinta a forza verso un unico pensiero ed una visione conforme a quanto necessita a chi sta approfittando delle continue emergenze per  terminare la svendita in saldo agli amici dei veri valori nazionali dal punto di vista economico produttivo.

A sostegno di questa spinta è in atto anche una sorta di riscrittura a base di commenti e mezze frasi senza spiegazioni indirizzate ora a questo ora a quello, ora a quella questione ora a quell'altra. Grazie buttate lì quando se ne presenta l'occasione.

Se riflettiamo un attimo non possiamo non tener conto, a mia avviso, degli eventi che hanno portato a nominare Craxi per ben due episodi.

Episodi evidentemente collegati e che ancor più evidentemente rendono bene l'idea del reale rapporto di Craxi, e non solo lui, con gli americani per quanto ai loro desiderata.

Credo che questo rapporto fosse sostenuto da buona parte della politica italiana, Andreotti in testa, tenendo conto della composizione molto variegata e complessa dei governi di allora e specialmente quello in di quei momenti.

Il primo motivo per essere nominato Craxi sono state le rivelazioni, già sparite dalle cronache e quindi dai pensieri degli italiani italiani, da parte di Amato.

Amato ha rivelato di essere a conoscenza del fatto che Craxi avvisò già una prima volta già 1980 Gheddafi che si salvò da quello che conosciamo come "mistero" di Sigonella. [1]

E mi ha colpito molto l'affrettata smentita dei figli, Bobo e Stefania, che hanno rimarcato la veridicità della sola questione del 1986, quando Gheddafi si salvò dai missili americani grazie a Craxi che lo avvisò per tempo.

Altro motivo da parte di Craxi per essere nominato da molti italiani, che ne stanno riconoscendo perlomeno il merito dell'autonomia e della concreta sovranità nazionale in rispetto agli americani, è la questione di Sigonella.

E proprio nei giorni scorsi il direttore di Repubblica, Molinari, durante una trasmissione di approfondimento in relazione alla polveriera mediorientale, durante un intervento descriveva quella fase di confronto con gli americani come "...una pagina buia per il nostro paese".

Da buon suddito americano non ha perso occasione per lanciare una frase apparentemente innocua per modificare la realtà storica e piantare il seme per intraprendere al momento opportuno quel percorso di revisionismo che in questo momento gli sarebbe molto utile.

Craxi e Moro sono stati poco accondiscendenti con le imposizioni americane e il sempre presente Henry Kissinger ha la memoria lunga e mal sopporta chi non obbedisce e serve come riesce bene a Molinari e non solo. [2] [3]

Non sia mai che qualcuno possa pensare di "craxianizzarsi" e alzare la testa? Allora gli va fatto capire subito che aria tira. Semmai ve ne fosse bisogno.